venerdì 29 giugno 2012

Fattori SEO per posizionamento in Italia

In Inglese ce ne sono a bizzeffe ma in Italiano nessuno... fino al mese scorso. Infatti Searchmetrics ha pubblicato gli "Italy Ranking Factors 2012", ossia la Top22 dei fattori che incidono nel 2012 nel buon posizionamento di un sito web.



E' inutile dire che ci sono molti e vari gli elementi che saltano subito agli occhi, perché sembrano contraddire quello che finora sembrava scontato, ma riassumiamo tutto in 3 macroaree:

  1. Fattori ad alto impatto positivo = fattori social: nella top 10 dei fattori con una correlazione positiva sul posizionamento si trovano 5 fattori social: condivisioni, commenti, "mi Piace" di Facebook e tutti questi fattori sia su Facebook che su Tweets. Questo significa che anche in Italia il social media marketing del brand sta prendendo piede, tanto da indirizzare Google nel contare di più le condivisioni su Facebook che il numero dei backlink
  2. I backlink contano: tutti i link in entrata verso il sito hanno un impatto positivo sul posizionamento, non solo in termini di numero di link ma avrebbero un peso (magari non elevato) anche i “no-follow” (un tempo considerati zero) e i link contenenti parole non significative nell’anchor text (esempio: le congiunzioni). Questo ci dimostra che Big G tende a dare valore anche ai più naturali.
  3. Meta tag e H1 hanno meno importanza per i siti dei brand forti: una delle cose che mi stupisce maggiromente è che gli elementi onsite, da sempre sono considerati importanti per il posizionamento, sembrano aver perso valore ma oltretutto aver una correlazione negativa sul posizionamento.
Stando a Searchmetrics, gli H1 e i Title perdono il loro peso decisivo soprattutto nel caso di siti di brand forti, i quali di solito sono nelle prime posizioni delle SERP di Google e che sembrano godere di un certo vantaggio in termini SEO.Marcus Tober (CTO di SearchMetrics) commenta il tutto così: ”Incredibilmente il dato mostra una correlazione negativa tra questi fattori e il ranking, contraddicendo le tradizionali teorie SEO. Se andiamo ad analizzare meglio i primi 30 risultati ci accorgiamo che questo pattern inizia a emergere con forza proprio con le pagine posizionate più in alto. Quando andiamo a guardare i siti che sono in Top Position organica (o naturale) della prima pagina di Google lì è dove la correlazione negativa è più forte. Questo significa che i brand molto forti si posizionano in alto anche senza conformarsi perfettamente alle regole della SEO.”

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